La manifestazione del Palio di Legnano, culmina con il momento più atteso dai contradaioli: la corsa. Questa si svolge in due batterie di 4 contrade abbinate dalla sorte. Le prime due contrade meglio posizionate per batteria saranno protagoniste dell’ultima corsa: “la finale”  e, la contrada rappresentata da cavallo e fantino vincenti si aggiudicherà l’ambito “Crocione”  che sarà custodito nella propria chiesa per un intero anno.
Come simbolo della Vittoria, al Capitano vincente, viene affidata la preziosa Croce Pettorale con il diritto di fregiarsene fino alla disputa del Palio successivo. Alla Contrada verrà consegnato il simbolo dell’aggiudicazione del Palio: la “Banda della Vittoria” che verrà custodita con orgoglio nel proprio Maniero. Un ulteriore riconoscimento donato alla contrada vincitrice è il “Peso”, una scultura artistica di 1176 grammi, richiamo evidente dell’anno della Battaglia di Legnano.
Il “Crocione” è una copia dell’originale Croce di Ariberto d’Intimiano conservato nel museo del Duomo di Milano. Si tratta di uno sbalzo in rame di cm. 257 x 190 x 5 (realizzato da un anonimo lombardo nel 1040). Successivamente, forse nel sec. XIV lo sbalzo fu applicato su una croce lignea. Molti studiosi ritengono che intorno all’anno 1037 fu commissionata da Ariberto d’Intimiano la realizzazione del grande crocifisso per il monastero di San Dionigi.
Molto espressivo il volto del Cristo, pregevoli le figure laterali della Vergine e di San Giovanni e dell’offerente Ariberto raffigurato all’estremità della Croce. Di questo Crocefisso, ne esistono due copie, entrambe di dimensioni leggermente ridotte rispetto all’originale:  una conservata in Duomo a Milano, la seconda custodita nella nostra Città.